Bruno d'Arcevia
BREVE BIOGRAFIA
Bruno Bruni (nel 1972 scelse di lasciare il proprio cognome
per prendere quello della sua terra di origine) è nato in Arcevia il 21 ottobre 1946.
Ha frequentato il Liceo Artistico e la facoltà di Architettura a Roma. Vive e lavora a Roma.
Dopo le prime esperienze artistiche maturate nell'ambito del "Neo-gestaltismo"
(fu allievo al liceo artistico del maestro neo-gestaltico Franco Cannilla), periodo nel quale
lavora utilizzando laminati plastici, alla fine degli anni Sessanta inizia un genere di pittura
che lo ha portato a ripercorrere a ritroso il corso della storia dell'arte italiana, in evidente
contrasto con la "logica" dell'Avanguardia.
Tra il 1975 e il 1977 ha ricevuto numerosi inviti ufficiali da parte di musei Francesi
e nel 1978 ha svolto la sua attività in Venezuela per eseguire, tra gli altri, i ritratti del
Senatore Romulo Betaucourt e del presidente della Repubblica Carlos Andrè Perez.
Tra il 1982 e il 1983, dà vita insieme al critico Giuseppe Gatti al movimento della Nuova Maniera
Italiana.
Già nel 1986 il movimento ottiene un concreto riconoscimento istituzionale alla XI Quadriennale
d'Arte di Roma, disponendo di una intera sezione (Arte come storia dell'Arte). In occasione
della XII Quadriennale d'Arte di Roma, Bruno d'Arcevia è inserito nella rassegna "Profili (Italia
1950 - 1990)" come uno dei 33 capiscuola italiani del secondo dopoguerra.
Nel 1988, presso la Galleria Apollodoro di Roma, è organizzata la prima grande personale del
Maestro d'Arcevia, dal titolo "De Coelo".
Parallelamente approda, con una serie di mostre, negli Stati Uniti: nel 1988-1990 Mayer Schwarz
Gallery, Beverly Hills, Los Angeles in California;
dal 1993 alla Koplin Gallery, Santa Monica, California e dal 1996 presso la Caldwell Snyder
Galley, West Brodway (New York) e San Francisco (California) con la mostra "The new
Italian Manner".
Nella ricognizione mondiale "Artoday",effettuata nel 1996 da Edward Lucie-Smith per
la Phaidon di Londra, Bruno d'Arcevia, figura tra i 20 artisti italiani selezionati, con un
ampio riconoscimento personale e per il movimento della Nuova Maniera Italiana.
Nel 1997/1998 realizza per il Santuario San Francesco di Paola (Paola, Cosenza) un affreso
di circa 20 mq. e 3 tele ad olio di circa 200x250 cm. e, nello stesso Santuario, Cappella di
San Giuseppe, dipinge ad olio una tela da 440x214 cm., 4 vele triangolari di 4 metri di base
e 3 metri di altezza e una pala d'altare di 250x150 cm.
Collabora con le proprie immagini con l'University of California - Berkeley - per la Biomecal
Microdevices.
Nel 1999 è invitato a partecipare alla manifestazione d'istituto della XIII edizione della
Quadriennale di Roma: "Proiezioni 2000. Lo spazio delle arti visive nella civiltà multimediale".
E' inserito nella ricognizione 2000 "The international Who's Who 2000 - Millenium Edition
London".
Nella chiesa di San Francesco di Paola e San Rocco, a Pizzo Calabro, realizza per la navata
e nell'abside, una serie di nove dipinti, ognuno di 430x 200 cm. circa.
Nel 2000 "The Ohio State University", con l'intento di incrementare la divulgazione
delle ricerche più avanzate nel campo della bioingegneria, lo invita a realizzare una serie
di dipinti utilizzando la mitologia per illustrare le molteplici ricerche nel campo della diagnostica
e della terapia. Sono dello stesso anno altre due importanti mostre americane:"The Allegorical
Paintings of Bruno d'Arcevia" - College of Arts - Columbus/USA e "Heroic Quests & The
Mytology of Painting" - San Francisco/California.