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SANTO STEFANO (villa)

Questa frazione è posta ai confini di Arcevia con Sassoferrato ed è menzionata la prima volta in un documento del 1230 come Serra S. Stefano.
Durante l’assedio di Rocca Contrada del 1413, le milizie malatestiane occuparono anche S. Stefano e lo tennero fino a che nella seconda metà del 1416 non fu recuperato da Braccio da Montone.

Il villaggio doveva avere allora una sola torre di vedetta, che era ancora visibile vicino l’orto della chiesa verso la fine del 1700, come ricordato dal Crocioni.

Degno di nota è il palazzo Severini, affrescato nel 1898 da Stefano Severini, scultore e pittore, con ritratti degli arceviesi più illustri: Ercole Ramazzani, Angelo Rocca, Giosafatte Battistelli ed Andrea Vici.

Di S. Stefano erano il matematico Carlo Severini e la famiglia Morici che ebbe tra i suoi discendenti il letterato Medardo.

La parrocchiale, ricostruita dalle fondamenta verso la fine del XIX sec., conserva pitture di Angelo Bizziccheri da Jesi e lavori in legno dell’intagliatore Pacifico Marchigiani. Nella cappella Morici fu collocata in quella occasione la bella tela della Madonna con Bambino ed oranti, attribuita a Gaspare Ottaviani di R.C., proveniente dalla diruta chiesa della Madonna della Valle. Delle tele dipinte da E. Ramazzani non rimane traccia.


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