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PROSANO (villa)

Questa località è documentata come villaggio sin dal 1336 mentre agli inizi del 1400 risulta essere fortificata ed elevata al rango di castello: come tale viene menzionata nel libro del camerlengo arceviese del 1407.

Qualche anno più tardi, durante l’assedio di Rocca Contrada del 1413, le milizie malatestiane occuparono buona parte del territorio arceviese e lo tennero fino a che nella seconda metà del 1416 non fu recuperato da Braccio da Montone. Prosano in quegli anni aveva una torre e non era abitato.

La contrada Colle di Corte e la vicina Pieve del Colle, di cui oggi non rimane più traccia, testimoniano l’esistenza in questa zona di un antico centro pievenale e di altro militare, altomedievale, con funzioni amministrative per i territori circostanti.

La chiesa di S. Michele Arcangelo di Prosano, sita presso la strada comunale che da Arcevia conduce a Serra S. Quirico, fu costruita attorno al 1935 con il contributo di Pio XI. Questa ha assunto il titolo dall’antica S. Michele di Lappurano (Appurano) documentata sin dal 1225 e ricostruita agli inizi del 1400 nei pressi dell’attuale cimitero, di cui rimane la sola cripta adibita a sepolcreto.

In questa chiesa è conservata la bella tela di S. Michele arcangelo che sconfigge gli angeli ribelli copia o replica di bottega dell’omonimo celebre quadro dipinto da Luca Giordano nel 1657.

Nelle vicinanze di Prosano, il santuario del SS. mo Crocefisso fu costruito nel 1855, come ringraziamento per la cessazione di una epidemia di peste che infuriava nella zona, su una preesistente maestà forse cinquecentesca, identificabile nell’affresco del crocefisso posto nel fianco sinistro dell’edificio. In Colle di Corte l’antica chiesa della Natività della B.V. Maria è stata incorporata ai primi del Novecento in abitazioni private. Al suo posto è stata costruita una cappella in cui è conservata la tela della Madonna della Misericordia secentesca, di autore ignoto.

Nella chiesetta di S. Maria di Vado, di proprietà della fam. Perugini, è conservato un interessante affresco secentesco, di anonimo autore, raffigurante la Madonna con Bambino. Nella facciata della chiesa un’iscrizione riporta la data della probabile edificazione: il 1628.


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