Indietro

COSTA (villa)

Frazione di Arcevia sita alle pendici del monte S. Angelo, ricordata in diversi documenti sin dal 1246.

Particolare attenzione merita la chiesa di S. Maria della Costa, anticamente detta S. Maria Collis Ghetti, menzionata tra le parrocchie del territorio arceviese, nel sesto superiore, nel 1376. Dopo la metà del 1400 questa parrocchia incorporò quella di S. Angelo in Monte.

Le parrocchie di S. Maria di Costa e quella di S. Giovanni Battista dentro le mura di Arcevia dipendevano dall’abbazia di S. Angelo in Cameliano e venivano officiate da due cappellani che risiedevano in Rocca Contrada. Nel 1589 il Visitatore apostolico ordinò che in entrambe le parrocchie vi fosse un parroco fisso con il titolo di vicario perpetuo e vi si costruisse la sua residenza. L’abate Emilio Tasti fece costruire una casa annessa alla chiesa della Costa ed altra a quella di S. Giovanni Battista.

Nel 1786 fu edificata la nuova chiesa di S. Maria, officiata il 22 febbraio 1789. Una lapide ricorda il privilegio concesso dal vescovo di Nocera, Piervissano, a questa parrocchiale nel giugno del 1828.

La chiesa, dipendente dalla diocesi di Nocera, subì un ulteriore rifacimento nei primi anni del Novecento per iniziativa del parroco don Pacifico Severini in occasione del compimento di cento anni di governo della parrocchia da parte di sacerdoti della sua famiglia.

In questa occasione fu completamente rifatta la facciata, su disegno del prof. Umberto Pierpaoli di Jesi, dal capomastro Francesco Albertini di Arcevia. La chiesa fu inoltre allungata di ben quattro metri e dotata di un’orchestra. Forse nella circostanza fu effettuata anche la decorazione a fresco della chiesa, che denota buona mano nell’esecuzione dei motivi floreali e nelle pitture, più conservate, del transetto dove nella finta volta è rappresentata la Gloria della Madonna con angeli osannanti racchiusi in tondi.

Per l’altare maggiore della chiesa Ercole Ramazzani dipinse nel 1576 una Madonna del rosario, attualmente conservata nella chiesa di S. Giovanni Battista fuori le mura.

Tra le cose che si potevano ammirare, fino ad alcuni anni fa: un Cristo in legno del XVI sec., gli altari intagliati e decorati delle cappelle laterali, il fonte battesimale in marmo e l’acquasantiera, a destra entrando, con foglie d’acanto. Vi era inoltre una bella, anonima, tela del Seicento con la rappresentazione dell’ Immacolata Concezione.

La chiesa di S. Maria di Costa, anche a seguito del terremoto del 1997 è attualmente chiusa e versa in uno stato di forte degrado ed abbandono. Recentemente ha subito il furto sacrilego di numerosi oggetti d’arte.

A Certopiano si può vedere la casa natale di Giovanni Crocioni (1870 †1954) letterato insigne, poeta dialettale ed uno dei maggiori studiosi delle tradizioni popolari marchigiane. La lapide a ricordo fu posta sulla facciata della casa dal comune di Arcevia a cento giorni dalla morte.


stampa questa pagina

Questa è una pagina di www.arceviaweb.it