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COMUNICATO STAMPA n°29/06

LA NONNINA DEL COMUNE DI ARCEVIA E' IDA BOMPREZZI

FESTEGGIAMENTI IN SUO ONERE ALLA CASA DI RIPOSO VELIA VICI PRESENTI IL SINDACO DI ARCEVIA PURGATORI E IL PARROCO DON SERGIO ZANDRI.

Oggi grande festa alla Casa di Riposo Velia Vici di Arcevia, tutti gli ospiti, i parenti , gli amici, il Sindaco di Arcevia Silvio Purgatori e il parroco Don Sergio Zandri hanno festeggiato i cento anni della Sig.ra Ida Bomprezzi nata il 7 luglio del 1906.

Nel salutare i presenti la Sig.ra Ida ha affermato “ci vedo, ci sento e ho la mente buona, ho sempre affrontato la vita con molta serenità e molta pazienza, accettando tutte le cose belle e meno belle, la vostra presenza qui mi commuove”. Nel portare i saluti dell’Amministrazione Comunale il Sindaco di Arcevia Silvio Purgatori ha affermato “di fronte a chi celebra oggi il secolo di vita, io sostengo che la vecchiaia, a suo modo, è un’ età felice. Una bella stagione nella vita di una persona e, qualche volta, addirittura la stagione più bella. Vecchiaia vuol dire ricordi: uno degli aspetti più belli della vecchiaia è che la vita diventa sempre più ricordo e sempre meno protagonismo. Mentre i propositi per l'avvenire implicano sempre qualche ansia e qualche preoccupazione (riuscirò ad attuare i miei progetti? avrò fortuna? avrò successo?), i ricordi generano solo serenità: anche gli episodi meno piacevoli nel ricordo perdono l'affanno con cui sono stati vissuti e diventano interessanti, o comunque tollerabili. E di ricordi, ne sono certo, la vita di Ida è piena”. Nelle società tradizionali la vecchiaia, ora chiamata eufemisticamente la terza età, era considerata con grande rispetto e gli anziani erano considerati i depositari della saggezza e dei valori su cui si basava quella determinata cultura. Nelle società in cui la vecchiaia è accettata come parte della struttura sociale, gli anziani rimangono estremamente vigorosi.

Le persone invecchiano e muoiono perché vedono gli altri invecchiare e morire. Il corpo che invecchia risponde ad un condizionamento sociale. L'aspettativa che abbiamo ereditato, secondo cui il corpo deve deteriorarsi con il tempo insieme con la convinzione che siamo destinati ad invecchiare, crea il fenomeno che chiamiamo invecchiamento. Molto spesso gli anziani nelle nostre società altamente "progredite" hanno abdicato al loro ruolo di guide, perché essi stessi sono cresciuti in una società che li espropria del proprio valore, e li educa a sentirsi inutili, già prima della fine del ciclo produttivo. Così i pensionati si creano degli hobby, ma implicitamente accettano il ruolo marginale, che viene loro assegnato dalla società. Purtroppo, nella nostra cultura è diffusa l'idea che la vecchiaia sia un tempo inutile. Si diventa vecchi quando si perde l'essenza della vita, la capacità di essere flessibili e le persone che invecchiano bene seguono il loro istinto e trovano quello che fa per loro. Al termine dei saluti il Sindaco Purgatori ha consegnato a nome dell’Amministrazione Comunale una medaglia d’oro alla Sig.ra Ida.

(nella foto il momento della consegna)

Arcevia, 07.07.2006


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