Comune di Arcevia

COMUNICATO STAMPA n°10/06

8 MARZO  FESTA DELLA DONNA

DONNE, UN GIORNO DI FESTA E UN IMPEGNO PER VALORIZZARLE NEL LAVORO, IN POLITICA, NELLA SOCIETA’

Ad Arcevia, le donne, celebreranno l’8 marzo in 2.712, di cui 170 straniere su un totale di 5.276 abitanti. Casalinghe, lavoratrici, studentesse, pensionate. Giovani e anziane.

“Le donne” sostiene il Sindaco di Arcevia Silvio Purgatori “hanno un’organizzazione dei tempi di vita più complessa e flessibile degli uomini. Nonostante il carico di lavoro familiare e extradomestico sono soddisfatte di sé, del loro fare, delle relazioni familiari e personali, pagando un prezzo elevato in disponibilità di tempo libero.” Malgrado le parole e le feste, una volta all’anno, i cambiamenti culturali sono lenti, le politiche del lavoro e della famiglia rimangono ancora insufficienti.

“Negli ultimi trent’anni” ha dichiarato Purgatori “le donne sono state protagoniste dei mutamenti in atto nel Paese ma a questa loro maggiore presenza nella società e nel mondo del lavoro non ha corrisposto una adeguata visibilità nella politica e nelle istituzioni. Occorre riflettere e impegnarci tutti a sviluppare azioni, che favoriscano e sostengano la presenza femminile nella sfera pubblica. La battaglia per la quale mi arruolo non è per la tutela né per la promozione delle donne in quanto tali ma è per il riconoscimento delle capacità, competenze e intelligenze che spesso le donne impiegano senza un ritorno adeguato”.

Le donne come ogni anno riceveranno complimenti, riconoscimenti. Molte di loro usciranno a cena con le amiche, le più giovani andranno in discoteca, ma archiviata la festa ce ne ricorderemo il prossimo anno. “Invece” continua il Sindaco Purgatori “la festa della donna andrebbe celebrata tutti i giorni. Nei posti di lavoro, in famiglia, nella vita pubblica. Se il panorama femminile cambia e si afferma sempre più il ruolo della lavoratrice consapevole, è anche vero che l’attività domestica continua a rimanere a suo carico a spese del tempo libero.

“Lavoratrici, mogli e madri le nostre donne” continua Purgatori “sono costrette a fare tutto con l’occhio incollato all’orologio e il risultato di sentirsi inadeguate se qualcosa, alla fine, non va come dovrebbe. Si tratta di problemi che potrebbero essere risolti con un po’ di buon senso. Orari flessibili, impegno delle istituzioni, collaborazione di noi uomini. Il miglior modo di festeggiare l’8 marzo è quello di farlo durare tutto l’anno. Il resto sono solo riti e simboli vuoti.”

Arcevia 07.03.2006


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