Padre Giuseppe Gianfranceschi S.J.

Padre Giuseppe Gianfranceschi S.J.

Religioso e scienziato. Fu docente di fisica alla Università di Roma e direttore della Università Gregoriana. Fondò e diresse la Radio Vaticana. Fondò lo scautismo cattolico, prese parte come cappellano, alla spedizione di Umberto Nobile nel 1928 per l'esplorazione del Polo Nord.

Le celebrazioni per ricordare

Nella solennità dell’antica Collegiata di S. Medardo, dove sulla sinistra del grandioso presbiterio riposa dal maggio 1936, alla presenza degli Scout di Ancona 6, di Pongelli di Ostra Vetere e di altre provenienze con la loro famiglie, del Masci, guidati dal capo scout nazionale Eugenio Garavini e di numerosi parenti, si sono concluse le celebrazioni di Padre Giuseppe Gianfranceschi S.J., nel 70° della sua sepoltura ad Arcevia, nel 75° della Radio Vaticana di cui fu il primo direttore e che progettò insieme a Guglielmo Marconi e nel 90° della nascita del movimento esploratori cattolici.
Le celebrazioni sono state arricchite da una mostra di documenti e fotografie inedite, dall’esposizione del primo microfono usato da Pio XI il 12 febbraio 1931, dalla visione del filmato della prima inaugurazione della Radio, dalla nuova epigrafe posta nel Palazzo Anselmi Medici per ricordare il 90° della fondazione degli scout di cui è stato il fondatore in Italia.
Nei due convegni è stata riproposta, soprattutto ai giovani studenti del distretto scolastico guidati dal prof. G.Verdini e dalla prof.Adriana Siena, la straordinaria personalità di Padre Gianfranceschi nella sua complessità di religioso, educatore, professore, matematico, fisico-chimico, astronomo-esploratore.
Il primo microfono di Radio Vaticana realizzato da Guglielmo MarconiMons.Giuseppe Orlandoni, la prof. ssa Paola Dal Toso dell’Università di Verona e la dott.ssa Maddalena Ziglio, hanno ripercorso la nascita del Movimento cattolico degli scout di cui P. Gianfranceschi è stato il fondatore e primo Assistente Centrale, la sua attualità e la sua straordinaria diffusione in Italia e nel mondo. Era il 15 giugno 1916 quando il Pontefice Benedetto XV, tramite il Segretario di Stato Cardinale Pietro Gasparri "accorda alla novella Associazione Scoutistica Italiana – Asci – l’alto favore di un assistente ecclesiastico che si faccia interprete del paterno pensiero dell’autorità della Chiesa".
Nasceva ufficialmente l’Asci, oggi Agesci e Padre Giuseppe Gianfranceschi ne era l’Assistente Ecclesiastico designato.
Il movimento esploratori, fondato in Inghilterra dal generale Robert Baden-Powell, si stava rapidamente diffondendo in Italia sotto il patrocinio del Re e Ministro della guerra ma in alcune province anche nell’ambito delle parrocchie. Il 1916 era ancora segnato dal violento odio anticlericale verso tutto ciò che era riferito all’educazione cattolica, pur se i cattolici già da un decennio partecipavano alla vita politica. Anche tra le gerarchie ecclesiastiche era diffuso il rifiuto verso lo scoutismo, un sistema educativo straniero, profondamente influenzato dalla provenienza protestante, laica ed in odore di massoneria. Perfino Civiltà Cattolica, rivista dell’Ordine dei Gesuiti, esprimeva riserve e perplessità sull’efficacia del metodo educativo di un movimento "che privilegia la dimensione ricreativa rispetto a quella formativa".
L’autorevolezza di Padre Giuseppe Gianfranceschi, che da tempo aveva costituito una sezione dell’Associazione all’Istituto Massimo di Roma, dove insegnava, smonta l’avversione allo scoutismo cattolico, la riserva degli ambienti religiosi e le preoccupazioni della Curia ricordando "che il pericolo derivante dall’origine protestante dello scoutismo di portare in mezzo alla nostra gioventù uno spirito naturalistico e laico è ormai scomparso e lo dimostrano i risultati ottenuti in tutta Italia". Lo scout è amico di tutti, fratello di ogni altro scout.
L’assistenza al Movimento si concluse il 9 giugno 1928 quando partecipò, su invito di Pio XI, alla spedizione del generale Umberto Nobile al Polo Nord, dove vennero lanciate la Croce, la Bandiera Italiana, il gonfalone di Roma ed il "guidone" della squadriglia scout di Roma V. Al ritorno della spedizione, il 31 luglio, il Movimento Esploratori Cattolici era stato sciolto dal governo Mussolini. La decisione del Pontefice di inviarlo al Polo gli evitò l’umiliazione di essere coinvolto nel fallito tentativo di salvare l’Asci dalle restrizioni del regime.
La prof.ssa Lydia Salvucci ha riassunto la ricchissima documentazione giacente alla Pontificia Università Gregoriana, dove P. Gianfranceschi è stato professore e Rettore.
Le pubblicazioni di Padre Gianfranceschi comprendono circa 150 titoli, suddivisi in cinque grandi tematiche: elettrofisica, acustica, ottica, astronomia, rotazione della terra. Con alcune: "L’errore dell’ortogonalità nella struttura dei moti periodici", "Sopra la velocità degli ioni", "Proiezione sul piano orizzontale della velocità della terra", "Distribuzione dell’energia nello sprettro normale", "La teoria della relatività e dei quanti" acquistò fama mondiale.
La sua morte fu celebrata e ricordata dalle Università di Berlino, Lovanio, Madrid, Milano, Pisa, Pavia, Saragozza, Tolosa, Varsavia e dalle radio di tante nazioni.
Nella seduta accademica del gennaio 1936 il Santo Padre Pio XI "ricorda il perduto Presidente, il caro Gianfranceschi, così favorevolmente, così onoratamente e giustamente noto ed apprezzato non soltanto dagli accademici, ma in tutto il mondo che studia e sa cosa sia lo studio severo".
Padre Sabino Maffeo, S.J., della Specola Vaticana e già direttore della Radio Vaticana, ha elencato le tante esperienze scientifiche compiute da P. Gianfranceschi con Marconi e la grande stima che ne aveva il Papa Pio XI.
Nel 1932 Padre Gianfranceschi fece eseguire trasmissioni di immagini a distanza mediante la tecnica della fototelegrafia con il bolinografo, strumento donato al Pontefice dallo scienziato francese E.Bolin.
Nei primi mesi dell’anno successivo attiva la prima linea di radiocomunicazione stabile per microonde dalla nuova sede della Specola Vaticana di Castelgandolfo. Nella seconda parte del 1933 vengono eseguite esperienze interessanti di registrazione con una stazione ad onde corte dell’Australia tendenti ad individuare il tempo necessario alla trasmissione diretta ed inversa delle onde magnetiche.
Partecipò a numerosi convegni e conferenze scientifiche internazionali come delegato pontificio: nel 1923 a Parigi per il centenario della nascita di Pasteur, a Toronto per il Convegno di matematica ed a Filadelfia per il centenario della nascita di Franklin, nel 1924 a Lovanio e nel 1927 a Londra per gli anniversari delle due Università, nel 1929 a Ginevra alla Società delle Nazioni, nel 1932 a Madrid per la radiotelegrafia e radiotelefonia, a Parigi per il Congresso di Elettricità, nel 1939 a Lucerna per le Telecomunicazioni.
Donna Elettra Marconi, figlia del grande scienziato, con delicatezza ed emozione, ha ricordato la conversione di suo padre al cattolicesimo, prima del matrimonio con la futura mamma Maria Cristina, ad opera di P .Gianfranceschi e la intensa, fortissima amicizia e collaborazione proseguita fino alla morte prematura per entrambi.

Alfiero Verdini